Anatomia di una giacca

 

Anatomia di una giacca

 

Per quanto sembrino cose di secondaria importanza, la missione degli abiti non è soltanto quella di tenerci caldi. Essi cambiano l’aspetto del mondo ai nostri occhi e cambiano noi agli occhi del mondo.
Virginia Woolf, Orlando, 1928

Il termine giacca deriva da Jacques, soprannome dato ai contadini che durante le rivolte popolari del XIV secolo in Francia indossavano un vestito corto e dal taglio semplice. Da allora si usa il termine giacca per indicare un qualsiasi indumento apribile che si possa indossare sopra un altro indumento.
L’idea è quella di prendere una giacca, parlare della giacca, di tutte le evoluzioni che ha avuto, di quanto con una lunghezza o un colore diverso ha segnato epoche o colorato battaglie, di come è stata strappata o addobbata per raccontare povertà o glorie.

Come fa un indumento a raccontare tanto e come può un indumento non raccontare nulla, come si può togliere qualunque significato da un vestito, per rendere una persona invisibile: ogni abito, anche il più semplice, racconta qualcosa.
Prenderemo una giacca, ognuno la sua, e su quella costruiremo o de-costruiremo la nostra storia, una storia che ha bisogno di un’armatura, di una scultura, o di una struttura adatta per essere raccontata.
Modificando, tagliando, aggiungendo, colorando, applicando o togliendo quello che ci serve per raggiungere il nostro scopo: indossarla. O per meglio, dire portarla addosso.

L’abbigliamento spesso rivela l’uomo.
William Shakespeare, Amleto, 1602

Laboratorio rivolto ad adulti, professionisti e ragazzi dai 15 anni che vogliano mettere alla prova le loro abilità manuali.
Durata: il laboratorio si può sviluppare in 3 giorni